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2AMAN incontra il Garante per l'infanzia

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La classe 2AMAN dell’IIS Torriani, corso professionale, ha partecipato, all’interno del percorso di educazione civica, al progetto ideato dal sotto-tavolo”Istruzione e formazione”articolazione della commissione consultiva del garante dell’infanzia della Regione Lombardia “Riuscire ad esserci”.

La finalità del progetto è quella di diffondere la conoscenza dei diritti dell’infanzia e a favorire la partecipazione e l’espressioni dei minori in merito a questioni che li riguardano.

 L'ascolto come strumento di comprensione e avvicinamento ai bisogni degli altri, che diventa poi anche manifestazione tangibile di cittadinanza attiva: questo il tema al centro del progetto "Riuscire ad esserci" che nella mattinata di mercoledì 29 maggio ha portato a Cremona il dott.Riccardo Bettiga psicologo e psicoterapeuta già presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia, che dal 14 aprile 2020 è il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza: si tratta, questa, di un'autorità indipendente che promuove, garantisce e vigila sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi dei minorenni, tra cui stranieri non accompagnati, occupandosi di segnalazioni ricevute da under 18 stessi oppure da adulti o Istituzioni. Queste possono riguardare violazioni di norme (in ambienti interni o esterni alla famiglia), eventuali condotte omissive dei servizi sociali territoriali o delle unità d'offerta sociali e socio-sanitarie autorizzate o accreditate, l'attuazione delle prescrizioni dei tribunali e/o casi di conflitto di interesse tra i minori e chi esercita su di loro la potestà genitoriale, in particolare quando si profila un rischio per l'incolumità fisica. Il garante è   stato accolto dalla prof.ssa Mele Francesca responsabile del progetto, dalla Dirigente scolastica dott.ssa Simona Piperno e il prof. Donati referente disabilità dell’Istituto. In programma un incontro con gli studenti della 2AMAN dell’Istituto, scelta come unica tappa sul nostro territorio. ll lavoro dei ragazzi sul tema è durato circa un mese e mezzo coadiuvati e seguiti dai prof Carotti Elisabeth, Lugli Lorenzo, Fabio Donati e Francesca Mele. A partire dall'articolo 12 della Convenzione ONU approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1989 - "i bambini e gli adolescenti hanno il diritto di esprimere liberamente la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano e devono essere ascoltati dagli adulti quando questi prendono decisioni su di loro".

Hanno presentato al dott. Bettiga una presentazione con cui sono partiti in che cosa fossero ascoltati e in che cosa invece non venisse chiesta la loro opinione nonostante fossero coinvolti. Hanno proseguito con una scaletta di quale erano i diritti più rispettati e quelli che invece erano meno. Queste riflessioni hanno aperto un dibattito dove i ragazzi hanno dimostrato senso civico ma anche una grande sensibilità su come la mancanza di ascolto possa incidere negativamente sulla sfera psicologica.

Il garante ha rilevato quali fossero per loro delle priorità che fin’ora non erano state considerate e di scrivere a chi di dovere mettendo lui a conoscenza in modo da vigilare sul loro diritto di essere ascoltati. Ha aggiunto: "La mia funzione è anche preventiva: insieme ai miei collaboratori ci impegniamo per diffondere la conoscenza dei diritti, che non è mai scontata, e fornire le coordinate per riconoscere eventuali violazioni, anche agli stessi servizi sociali"

Al garante è stato chiesto inoltre quali erano stati le sue impressioni sulle dodici scuole coinvolte in questo progetto:” La cosa che mi ha colpito negativamente è stata la rassegnazione da parte degli studenti a non essere ascoltati, quella positiva  l’aumento del  numero di followers su istaura degli studenti che ho incontrato che mi scrivono e mi coinvolgono nei loro progetti o in alcuni casi nei loro problemi.

Conclude la dott.ssa Fe”Questo progetto ha umanizzato la figura del garante che non è solo un’istituzione ma una persona disposta ad ascoltarli e ad aiutarli.”

 

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