E' stato un Webinar all'insegna della concretezza e della collaborazione quello di venerdì 7 maggio tra l'assessore alla Mobilità Sostenibile e Ambiente Simona Pasquali, l'assessore al bilancio Maurizio Manzi e un nutrito gruppo di studenti dell'IIS Torriani, tra 4abio e altre classi impegnate nell'attività di monitoraggio civico proposta dal Cpl.
Obiettivo principale di questo incontro per docenti e studenti era acquisire informazioni sulla gestione dei rifiuti a Cremona per verificarne la tracciabilità attraverso i dati reperibili mediante accesso civico. Il dialogo con gli assessori è però spaziato anche su tematiche ambientali più generali che di fatto convergono tutte nei goal dell'Agenda 30.
E non sono mancate le buone notizie per il Torriani: l'assessore Pasquali ha confermato e promesso che "le politiche di mobilità sostenibile volte a ridurre le immissioni di Co2 e PM10 porteranno a completare e raccordare il vasto piano di ciclabili di Cremona (Biciplan ndr) partendo dai nodi nevralgici di viale Trento Trieste, via Brescia, via Mantova e via Bergamo". Proprio da quest'ultima partirà la messa insicurezza di un percorso ciclabile fino all'Itis che è stato individuato come un "polo attrattivo" ovvero come un punto strategico di collegamento per l'alto numero di utenza. Ciò comporta anche la riqualificazione dei sottopassi. Tutto pronto per settembre è la promessa fatta ai presenti. E la mappa di questa "Bicipolitana", come l'ha chiamata l'assessore, sarà consultabile anche digitalmente, grazie alla collaborazione di Fiab a tutto il progetto. Completa il quadro la transizione al trasporto pubblico elettrico.
La dirigente dell'area omogenea Mara Pesaro ha poi guidato gli studenti alla comprensione di molti tasselli della filiera della gestione dei rifiuti, dal MUD, il modello unico di dichiarazione ambientale, alla raccolta porta porta della differenziata (PAP) al Corepla (consorzio nazionale per la raccolta, il recupero, il riciclo della Plastica). "Questo ed altri consorzi obbligatori e gratuiti si occupano del recupero della differenziata: abbandonare i rifiuti è quindi stupido, significa pagare il loro ritiro due volte perché il contributo per i consorzi che se ne occupano è già pagato dai produttori della merce". E il tema dell'abbandono dei rifiuti è il cuore della questione, come ha spiegato l'assessore Manzi: "Gli abbandoni nel 2020, nonostante il lockdown, sono stati 1547. Un abbandono significa che due operatori devono intervenire con un mezzo: si può dunque immaginare quanto significhi in termini di costi".
Se i dati dello scorso anno segnalano una riduzione dei rifiuti prodotti è solo per la questione emergenziale, non certo per i comportamenti virtuosi dei cittadini. Su questo, concordano assessori e studenti, c'è da lavorare con l'impegno di tutti.
Nella foto l'Assessore Simona Pasquali e il ragionier Granata