Nella mattinata del 2 maggio gli studenti dell'IIS Torriani hanno incontrato personale e detenuti della Casa circondariale di Cremona. Un' iniziativa, nata all'interno del Progetto di educazione alla legalità, che ogni anno è attesa dai ragazzi perché permette loro di conoscere una realtà percepita comunemente come lontana, inaccessibile e che, invece, attraverso le parole dei detenuti, rivela esperienze umane di disagio, di sofferenza ma anche di speranza e di coraggio. La visita alla struttura era stata preceduta da un incontro svolto a scuola fra gli studenti, il personale del carcere ed il volontario Alfonso Alpi: quest'ultimo organizza un laboratorio teatrale. (Si veda in tal senso la news 74) Molti altri volontari operano nella struttura collaborando fattivamente alla gestione della vita quotidiana dei detenuti ed alla costruzione di percorsi educativi e formativi. Durante la detenzione, l'attenzione infatti è rivolta prima di tutto alla persona in sè e per sè, benché colpevole di un reato.
Gli studenti, accompagnati dai loro docenti, sono stati accolti dalla direttrice dott.ssa Padula,
dall'Isp. Superiore Parentera e dal responsabile dell'area educativa dott. Novelli. E' intervenuta anche la psicologa, dott.ssa Galli.
Sempre intenso e ricco di contenuti umani l'incontro degli studenti con un gruppo di detenuti. Una parola è risuonata: libertà. Perduta, ora desiderata, cercata, per poter ricostruire una vita di affetti e di lavoro. Insieme ad essa la parola tempo: il carcere non come tempo sospeso ma come tempo attivo in cui i detenuti possono prendere coscienza di se stessi, degli errori compiuti, acquisire un'istruzione e competenze professionali; questo allo scopo di uscire, a fine pena, con la convinzione di voler riprendere la propria vita nella legalità.