Nell'ultimo incontro di formazione del Cpl (scuola capofila IIS TORRIANI) rivolto ai docenti, è stato presentato nel concreto che cosa significhi usare i dati come oggetto di azione politica e accountability. Lo ha spiegato Isabella Mori di Cittadinanza Attiva portando l'esempio del monitoraggio in tempo pandemico. E la Lombardia non ha fatto una bella figura...
A settembre 2020 Cittadinanza Attiva ( un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza) si è resa conto dell'impossibilità di trovare dati certi su l'approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali. Muovendosi nell'ambito del FOIA (freedom of information act, ovvero il diritto di chiedere dati anche quando non vi è l'obbligo di pubblicazione) alle 20 regioni italiane sono stati chiesti dati sull'avvio della campagna vaccinale, l'incremento delle dosi rispetto l'anno precedente, le categorie target. Nei 30 giorni previsti solo 10 regioni hanno risposto. Tra queste non vi era la Lombardia. Cittadinanza attiva ha allora fatto ricorso al Responsabile Regionale per la Trasparenza. Molte più regioni hanno risposto, ma ancora tre mancavano: tra queste la Lombardia. Solo una minaccia di ricorso al Tar ha spinto Lombardia, Molise e Basilicata a fornire, finalmente, i dati richiesti. Tutto questo non fa ben sperare per la campagna vaccinale ancora più cruciale ora in atto. Non bisogna avere paura delle proprie azioni. "Le istituzioni da sole non riescono a controllare - ha spiegato Leonardo Ferrante del Gruppo Abele- ecco perché il monitoraggio è fondamentale. Tanto più che qualcosa si potrebbe dire anche sulle recenti nomine Anac avvenute ad agosto..."
"Monitoraggio-rincara Isabella Mori- non significa infastidire le amministrazioni pubbliche, ma agire in uno stato di diritto fondato sul 'diritto di sapere'".
Ovviamente il prossimo grande obiettivo del Monitoraggio civico e di associazioni come Cittadinanza Attiva sarà il recovery fund, la più grande occasione di investimento di soldi pubblici mai verificatasi che non può e non deve soffrire il dubbio di opacità e mancanza di trasparenza.
Con Leonardo Ferrante di “Università della strada - Gruppo Abele”, referente del progetto Common, sono state poi identificate azioni semplici di monitoraggio, dalla scuola al Comune che gli studenti delle scuole del Cpl svilupperanno nei prossimi mesi nella consapevolezza che non bisogna aver paura dei propri diritti.