Difficile, ma non impossibile
L'incontro con Dario Dester
Sabato 8 ottobre, in aula Varalli, abbiamo avuto l'occasione di incontrare e conoscere Dario Dester. Quest'incontro è stato organizzato dai nostri professori durante il periodo dell'accoglienza con lo scopo di farci sentire la testimonianza di una persona che può essere un punto di riferimento per noi ragazzi.
Ma chi è Dario Dester?
Dario Dester è un giovane atleta di 22 anni, che pratica il decathlon:una disciplina dell'atletica leggera che comporta 10 specialità le cui gare durano due giorni e che richiedono grandi sforzi fisici e mentali. Già da piccolo è stato avvicinato allo sport dai genitori per via della sua iperattività e vivacità, dimostrando di essere particolarmente portato per l'attività sportiva, in particolare per l'atletica
leggera. Oltre allo sport Dario coltiva il sogno di un futuro nell'Areonautica, motivo per il quale deve iscriversi ad un liceo. Ci colpisce subito la sua determinazione e il suo modo di prendere decisioni avendo chiari i suoi obbiettivi. Uno dei primi ostacoli (non nella corsa, ma nella vita) è quello di non essere stato selezionato nell'Areonautica militare; nonostante ciò non si scoraggia e anzi ci fa
capire che "nella vita non si vince sempre, che non è tutto rose e fiori". Per ottenere buoni risultati ha dovuto impegnarsi molto e fare tanti sacrifici, ma grazie alla passione ha saputo conciliare tutto anche con gli affetti familiari. Il suo successo è dovuto anche all'amore e al sostegno di chi gli sta intorno (genitori, amici, allenatore, fidanzata). Attraverso il racconto di alcuni aneddoti ci fa capire l'importanza della determinazione, dell'organizzazione, della positività, di una vita sana, della salute mentale e del valore del tempo. I brillanti risultati gli permettono di accedere nella nazionale di atletica e di trasformare la sua passione in una professione.
Oggi Dester è primatista nazionale del decathlon e dell'eptathlon e recentemente ha stabilito il record ai Campionati Europei di Monaco e gareggia per l'Arma dei Carabinieri. Nonostante i suoi successi nello sport ha investito anche nella sua formazione culturare iscrivendosi alla Facoltà di Giurisprudenza a Brescia. Dopo essersi presentato Dario risponde alle nostre domande.
Chiara: Dario, hai mai pensato di arrenderti di fronte ad un ostacolo, ad una sconfitta?
Dario:Non mi sono mai sentito costretto a fare una cosa piuttosto che un'altra,
perchè la passione è stata per me sempre più forte del sacrificio anche se ho
avuto dei momenti bui.
Riccardo: Come atleta professionista quanto è stato difficile affrontare il periodo in caserma presso l'Arma dei Carabinieri?
Dario: è stato un periodo difficile, ho dovuto sottopormi ad una disciplina ferrea dove anche fare il letto in un certo modo e in un tempo limitato era una sfida quotidiana. Ho imparato a guardare le cose con positività cercando di imparare da ogni situazione, persuaso che spesso gli ostacoli sono un condizionamento mentale.
Shams : è possibile gareggiare con il velo?
Dario: Ci sono molte atlete che gareggiano con il velo, non ci sono limitazioni nello sport se hai una passione nel cuore.
Kelly: Qual è il tuo sogno di vita?
Dario: Il mio sogno di vita è quello di continure nello sport e partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024
Jules: Dario, ti è mai capitato di non raggiungere risultati nonostante la determinazione nell'allenamento?;
Dario: Sì, mi è capitato, ma non mi sono mai abbattuto e ho continuato con tenacia.
Michele: Dal momento che sei un atleta di livello nazionale , sicuramente dovrai sottoporti a dei controlli e ad un'alimentazione corretta. Segui una dieta particolare?'
Dario: Ho la fortuna di avere una mamma brava in cucina e quindi ho una dieta piuttosto varia, ma comunque controllata; non bevo, non fumo e non faccio uso di sostanze anche perchè siamo costantemente monitorati per l'antidoping.
Roberto: Quale consiglio puoi darci sulla vita di tutti i giorni?
Dario: Ragazzi, seguite i vostri sogni, non metteteli nel cassetto e non abbattetevi davanti alle difficoltà.
Grazie Dario!
Alunne e Alunni della 1^ACHI