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La festa della Marchesa nel centenario della donazione

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Il 26 novembre, come ogni anno, la sede associata APC dedica una giornata in onore della Marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino.
Eccezionalmente quest'anno le celebrazioni si sono svolte il giorno 30 novembre 2021.
L’istituto, fondato nell’anno 1836 dal marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone come scuola di scultura, divenne erede dei beni della marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino tramite lascito testamentario steso nell’anno 1921 e pubblicato in seguito nell’anno 1923: quest’anno, dunque, ricorre il centenario della donazione.

Il testamento della marchesa predisponeva che la scuola acquisisse il cognome del marito Ala Ponzone Cimino e che questa importante donazione fosse ricordata ogni anno: è per questo che si celebra questo momento di festa presso la sede del settore professionale dell'IIS Torriani di Cremona, in via Gerolamo da Cremona 23.
In questa giornata la scuola premia i suoi alunni, che si sono distinti per merito e comportamento, con una borsa di studio donata dalla famiglia Aglio.Gli alunni meritevoli di questo a.s. sono: Riccardo Colombi e Salem Yosri.

 

Ricco il programma delle celebrazioni: alle 8,00 una delegazione dei Rappresentanti di Istituto, insieme alla dirigente Roberta Mozzi, si è recata al cimitero per onorare il ricordo della Sig.ra Marchesa Ala Ponzone Cimino; alle 9,00 c'è stata la celebrazione della S. Messa con la partecipazione della Dirigenza scolastica e degli studenti.

 

Alle 10  si è tenuto il tradizionale incontro in aula Caminetto per la consegna delle borse di studio. In tale occasione gli intervenuti hanno anche potuto visitare l'archivio storico curato e allestito dal prof. Daniele Bonali, dove si conservano preziosissimi documenti di inizio Novecento. La Band d’Istituto, costituita da docenti e studenti, ha quindi accompagnato la cerimonia con canzoni d'autore, emozionante l'interpretazione di "Io che amo solo te" della prof.ssa Francesca Mele.

Il prof. Daniele Bonali ha raccontato come, nella sua ricerca storica dei documenti relativi a Palazzo Fraganeschi e alla sede della scuola professionale, sia stato guidato dalla passione per l'insegnamento, soprattutto in una scuola come l'Apc dove il valore aggiunto è dare fiducia a dei ragazzi che spesso l'hanno persa. "Molti arrivano da noi scoraggiati - ha spiegato la prof.ssa Mele - ma poi trovano la voglia di credere in se stessi e in un progetto che li può portare a trovare un buon lavoro o anche all'università".

E' quanto successo ai due studenti che hanno ricevuto la borsa di studio: Riccardo Colombi (nella foto) ha percorso in salita gli anni delle superiori, arrivando alla fine ad ottenere il punteggio di 100 alla maturità e inserendosi con soddisfazione nel corso ITS per l'industria 4.0. Salem Yosri, l'altro vincitore di borsa di studio, ha concluso gli studi all'Apc ed ora è iscritto a ingegneria alla Sorbona.

 

"Qui si dà a tutti la possibilità di apprezzare quanto la scuola sia importante - ha sottolineato la dirigente Roberta Mozzi- ed è per noi un vanto aver investito, insieme all'amministrazione provinciale, per recuperare un palazzo storico come questo. Pensiamo di trasformare il piano nobile di palazzo Fraganeschi in un  luogo di cultura.

 

per approfondire (a cura dei proff. Fordi e Bonali)

FESTA DELLA MARCHESA

festeggiamento del centenario 1921-2021

 

L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato che si fregia dell’appellativo “Ala  Ponzone Cimino” racconta la lunga storia che lo riguarda attraverso il nome di un casato che, per  secoli, ha fatto parlare di sé nella storia civile e sociale della città di Cremona. 

 I Ponzone, infatti, appaiono fin dal remoto Medioevo nella cronaca locale e manifestano la  loro presenza all’interno del tessuto politico ed economico attraverso l’edificazione di un palazzo,  situato nel cuore stesso dell’urbe.

 La presenza della famiglia Ponzone entro le mura cittadine da alcuni è fatta risalire alla  prima metà del XII sec, la stessa “Torre” si dice eretta già nel 1137.

 In quegli anni turbolenti, i discendenti dei Ponzone si distinguono tra i pari della città: da ricchi proprietari terrieri diventando figure di riferimento in diverse città,  infatti nel 1310 Ponzino è Podestà a Cremona diventando tiranno. 

Lo stesso Ponzino trasferì la sua dimora prendendo il Palazzo Senatorio nella Piazza Maggiore, oggi sede del Comune cittadino, e tenne con pugno di  ferro il potere come Vicario Imperiale fino alla sua morte, avvenuta nel 1338. 

Estendendosi nel XVI secolo, sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza la famiglia dei Ponzone perde l’influenza politica ma rimane immutato il ruolo sociale e l’abbondante ricchezza economica e patrimoniale.

 I nobili “Ponzone” si estinguono sul finire del secolo XVIII, ed i beni ereditari passano, insieme  al titolo di Conti, da Pietro Martire, padre dell’ultima discendente, al marito della figlia (Beatrice Ponzone morta nel 1723) il Marchese Giovan Francesco Ala . 

Il Casato Ala Ponzone si estinguerà nel 1954 alla morte di Danielino Ala Ponzone che ebbe 3 figlie:  Paolina, Adele e Maria.

 

La Marchesina Paolina Ala Ponzone

Nata a Napoli il 31 gennaio 1843, la marchesa Paolina Ala Ponzone fu  fervente patriota durante la Grande Guerra, si dedicò all'assistenza dei soldati feriti, elargendo premi  in denaro ai più valorosi. Con il testamento olografo del 20 novembre 1921 istituì erede la Regia  Scuola Ala Ponzone di Cremona e riservò un legato di 250.000 lire all'Ospedale Maggiore di  Milano, che era stato in passato beneficato anche da una sua ava, la contessa Maria Visconti Ciceri  Paolina, vive a Napoli, alternando lunghi soggiorni nella città natale, cui  ritorna dopo la scomparsa del marito e dove muore nel 1923. 

Per lascito testamentario, i suoi averi sono destinati alla Scuola di Scultura fondata nel 1836 dal Marchese Sigismondo Ala Ponzone, col patto che  venga ricordato, con l’aggiunta del nome “Cimino” alla intitolatura della Scuola d’Arte, il cognome dello sposo  scomparso; con la morte della stessa nel 1921, da poco tempo è terminata la Grande Guerra, la Marchesa esige per lascito testamentario che i  suoi beni vengano destinati agli studi e all’acquisizione di un dignitoso mestiere per i figli dei  combattenti del terribile conflitto. 

Nel 1925 la direzione della Scuola, per celebrare il riordino e il consolidamento dell’istituzione,  commissiona al pittore Mario Biazzi l’esecuzione dei ritratti della Marchesa Paolina e del Marchese  Giuseppe Sigismondo Cimino di Valenzano. 

TAPPE DELLA SCUOLA

La scuola viene fondata nel 1836 ed ha sede nel palazzo Ala Ponzone in corso Vittorio Emanuele e nasce come scuola di arti e mestieri per volontà di un antenato della marchesa Paolina, Giuseppe  Sigismondo, che aveva pensato ad una scuola per formare nuovi  artisti. 

La marchesa il 20 Novembre del 1921 riscrive un precedente  testamento nominando come erede universale “ la Regia Scuola Ala Ponzone” .

L’ intento era quello di sostenere i figli orfani di guerra  esentandoli dalle tasse scolastiche e fornendo loro tutto il  materiale scolastico, l’ obiettivo perciò da artistico si sposta per  diventare patriottico e sociale. 

La sede della scuola viene spostata nel 1924 nel palazzo Freganeschi attuale sede della scuola Ala Ponzone Cimino.

L’ edificio esternamente non ha subito sostanziali modifiche tranne per la ciminiera che è stata tolta  e per il simbolo littorio, collocato sull’angolo dell’edificio, rimosso dopo la fine della guerra nel 1945.

Sulla torretta era posta un osservatorio meteorologico che, dotato oggi di strumentazione digitale,  è in funzione anche oggi e sono presenti un barometro, un termometro,  un anemometro e un igrometro. 

È presente anche un azimut utilizzato dai militari per delineare delle mappe. 

Alla sommità della torretta si accede attraverso una magnifica scala a chiocciola nel cui vano è  stato collocato il pendolo di Foucault. 

Tale pendolo serve a testimoniare la rotazione dell’asse terrestre.

 Dal 1885 vi vengono aperti corsi di decorazione e poi di pittura, scultura, ebanisteria e  ferramenta d’arte, nonchè di edilizia, vengono così istituiti corsi  “per le industrie ornamentali” che si accompagnano agli insegnamenti finalizzati alla formazione culturale degli allievi: Lingua  Italiana, Storia, Geografia, Morale e nozioni di economia industriale.  

Il nobile palazzo Fraganeschi, attuale sede della scuola,accoglie gli alunni dell’ istituto nel 1924 dando  spazio anche ad altri corsi che nel tempo si sostituiranno a quelli delle arti decorative. 

Nel sottotetto è presente un elenco di persone che probabilmente si erano nascoste in data: 10 settembre 1943 .

Vengono istituiti, poi, i corsi per meccanici ed elettricisti.

Nel 1927 si assiste anche all’apertura di un  corso di avviamento al lavoro femminile, per  esperte di cucito e ricamo. 

I corsi avevano la loro sede all’ ultimo piano  dell’edificio. 

 Nasce la prima stazione radio di Cremona, con sede nell’istituto. 

Il pianoforte serviva per la musica dal vivo o come sottofondo alle trasmissioni. La stanza era isolata con tessuti per insonorizzare al meglio l’ambiente.

A seguito di questa evoluzione , la Scuola viene completata con l’aggiunta di un corso  superiore per “Tecnico Industriale” con specializzazione nel settore meccanico e in quello elettrico.  Con successivo decreto, nel 1940, assume il nome di “Regio Istituto Tecnico Industriale” cui, già nel  1938, si è aggiunta la sezione della Regia Scuola Internazionale di Liuteria. Aumentando, tuttavia, il numero dei Corsi di specializzazione professionale, la scuola muta  volto adeguandosi alle esigenze del nuovo boom industriale e perde così i corsi d’arte tradizionali  per mutarsi, nel 1971, in “Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato”, sciogliendo  definitivamente la propria storia dall’Istituto Tecnico Industriale che prende figura propria.

APC E ITIS si sciolgono per tornare insieme nel 2017 nella consapevolezza di rimanere un centro di formazione  importante per il futuro di molti studenti.

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