Tu sei qui

La mafia nei P.S. di Al Manzone: 27.V.21

Contenuto in: 

   Cremona, 23 maggio 2021: 

per ricordare le stragi di Capaci e via d'Amelio è stato organizzato il secondo incontro

giovedì 27 maggio dalle 9:00 alle 11:00

"La mafia nei P.S. di Al Manzone"

tenuto dall'associazione Impastato-Castelli

Le classi 2DINFO, 2AMEC e 5AMEM commentano...

I ragazzi intervengono alla conferenza via chat e due sono le frasi che meglio esprimono i loro dubbi, le loro speranze e le loro certezze: “La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine." di Giovanni Falcone e "Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà." di Peppino Impastato, a confermare l'importanza dell'arma della cultura.
Sull'onda del "Verrà un giorno..." di fra Cristoforo i ragazzi provano a sognare e immaginare un mondo migliore...
Commenta la professoressa Galli:
"Manzoni parla di dominazione spagnola ( e quanti insospettabili collegamenti geografici tra le cariche altisonanti di Don Carlo d'Aragon, Principe di Castelvetrano, duca di Terranova, ecc ecc... nel cap. I e i luoghi tristemente famosi per le stragi di mafia), di intimidazione, di avvertimenti, di appostamenti. Nulla sembra cambiato, le parole manzoniane appaiono in tutta la loro straordinaria attualità. Anche i personaggi rappresentano tante situazioni che possiamo riconoscere nei fatti di cronaca mafiosa: chi si è sentito protetto sotto l'ombrello rassicurante delle cosche (i bravi), chi si è piegato all'omertà e alla vigliaccheria per paura e per "quieto vivere" (Don Abbondio); chi ha fatto valere la sua prepotenza e la sua forza sprezzante della legge (Don Rodrigo), e chi la Legge l'ha asservita alla protezione del più forte in una rete di connivenza ( Azzeccagarbugli e podestà), chi poi, esasperato, ha pensato anche per un momento di farsi giustizia da solo (Renzo). Poi c'è chi invece ha detto NO, non si è piegato al sopruso e alle minacce (Padre Cristoforo). Accostarlo alla figura di Pino Puglisi per noi è stata una scelta azzeccatissima. Due uomini di fede, due personalità forti, senza ombre, senza sbavature, senza nessun cedimento di fronte alla scelta del bene. 
Ci ha colpito tanto anche la figura di Renzo abbinata a quella di Peppino Impastato: sono tutti e due giovani, pieni di ideali e di coraggio, capaci di non allinearsi alla consuetudine, al pensiero dominante che vuole che tutto rimanga così com'è sempre stato.
Poi interessantissimo il riferimento al ruolo delle donne nella lotta alla mafia con il ricordo di Felicia, la madre di Peppino Impastato, e di Piera Aiello, che la storia della lotta contro la mafia la sta ancora scrivendo, giorno per giorno, con il suo impegno civile come collaboratrice di giustizia e con quello politico come parlamentare. Ha sacrificato tutto per essere testimone che vincere la Mafia si può! 
E' stato un incontro in cui Antonio e Silvia dell'Associazione Impastato-Castelli hanno saputo guidarci tra letteratura, narrativa e storia, anche recente."
Grazie all'associazione Impastato-Castelli per questa preziosa collaborazione, che porteremo avanti anche nei prossimi anni!

Sito realizzato e distribuito da Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici, nell'ambito del Progetto "Un CMS per la scuola" - USR Lombardia.
Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.

CMS Drupal ver.7.82 del 21/07/2021 agg.19/09/2021