A conclusione del progetto Strasburgo: il Parlamento europeo vicino a noi, condotto in classe dai docenti di Diritto, Storia e Inglese, le classi 2° A e 2° B del Liceo delle Scienze Applicate hanno visitato la sede del Parlamento europeo a Strasburgo. Ad accompagnarli sono stati i professori Paolo Villa, Grazia Rubini e Michele Torresani. La visita è casualmente caduta in un momento davvero particolare, essendo l’8 maggio la ricorrenza della vittoria sul nazifascismo e della fine della seconda guerra mondiale, una festa particolarmente sentita in Francia, ed essendo il 9 maggio il giorno in cui in tutta l’Unione si celebra la Festa dell’Europa; per non trascurare il fatto che a fine mese i cittadini maggiorenni dei 28 Stati membri saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti.
Nel corso della visita, molto apprezzata dai ragazzi, sono stati toccati molti temi di grande interesse e attualità, sui quali i 39 studenti del Torriani si sono poi interrogati.
“E’ stata un’ottima occasione per comprendere meglio il mondo in cui viviamo e le tappe che ci hanno portato a questo traguardo. Tutti gli studenti dovrebbero fare la nostra esperienza” ha detto Gabriele Ceruti.
Gaia Saccomandi è stata invece colpita dal video introduttivo con cui è cominciata la visita del Parlamentarium Simone Veil, che tutti hanno ascoltato in lingua inglese, senza fare ricorso alla traduzione in cuffia. Il Parlamentarium è uno spazio interattivo, che permette di capire come funziona il Parlamento, strutturato attorno a tre zone: una stanza in cui viene proiettato un video informativo (quello appunto che ha colpito Gaia), un gioco per gruppi di 16-32 partecipanti e una serie di moduli interattivi grazie ai quali è possibile acquisire informazioni sui parlamentari, leggerne il curriculum, visualizzare tabelle. La maggioranza ha consultato l’elenco dei deputati italiani, tra cui -per citare i più noti- David-Maria Sassoli, Alessandra Mussolini e i cremonesi Massimiliano Salini e Sergio Cofferati.
Altra attrazione è stata la possibilità di scattare un “selfie”, scegliendo lo sfondo e inviando l’immagine ottenuta alla propria casella di posta elettronica.
“Abbiamo potuto vedere un altro ‘piccolo mondo’ che ci rappresenta – ha dichiarato Lucia Cosenza-. Sappiamo che i media tendono a presentare le informazione secondo una particolare ideologia; abbiamo potuto guardare una istituzione non sempre nota per quanto fa con un occhio diverso. Abbiamo scoperto quello che fanno i deputati e chi li aiuta nel loro complesso lavoro, figure poco conosciute dal grande pubblico ma fondamentali. Tra queste, gli interpreti parlamentari, che traducono nella propria lingua quanto viene detto da ogni deputato nella sua. Così sia i colleghi che il pubblico possono essere certi di avere ben compreso il pensiero dell’oratore.
E’ un edificio molto moderno, la cui visione è stata valorizzata dal fatto che fosse vuoto. “Mi interesso già di politica – ha affermato Michelangelo Bernabé -. Leggo i giornali; ascolto i notiziari. Ero curioso di vedere il luogo in cui sono prese certe decisioni. Mi piace il fatto che sia uno spazio aperto a tutti, “trasparente”, dove chiunque può intervenire nella propria lingua. Conoscere le lingue straniere, in particolare l’inglese, è oggi fondamentale, ma non è ancora una competenza padroneggiata da ogni cittadino dell’Unione. Mi hanno colpito alcuni aspetti simbolici della costruzione: l’uso del vetro per alludere alla trasparenza delle istituzioni, la forma circolare a indicare un’unione in cui non cui sono gerarchie di importanza, il fatto che nell’aula vi siano spazi vuoti che potranno eventualmente essere riempiti grazie a un maggior numero di deputati, frutto di un futuro allargamento dei confini dell’Unione.
Alessandro Mancini è stato colpito dal fatto che il Presidente Antonio Tajani abbia recentemente invitato la sedicenne Greta Thunberg, segno che anche un’istituzione come il Parlamento europeo riconosce ai giovani il diritto di esprimere una opinione e di lottare per un mondo migliore. Chi, anche tra gli studenti del Torriani, abbia manifestato anche un solo giorno per i cambiamenti climatici e i pericoli che la Terra corre, ne sarà particolarmente compiaciuto.
Questi e tanti altri temi stanno a cuore al Parlamento: i diritti umani, il lavoro, l’educazione...
E le imminenti elezioni del 23-26 maggio 2019 sono forse le più importanti degli ultimi decenni. Che aspetto avrà il futuro non dipende solo dagli altri, da burocrati lontani dalla vita reale, come sostengono alcuni, ma da tutti i cittadini.
Giustamente la giovane stagista italiana che ha guidato il gruppo nella visita sottolineava molti degli aspetti per cui nascere nell’Unione rappresenta un privilegio di cui molti non sono consapevoli o che addirittura contestano.
Pur non potendo ancora votare, molti sono stati colpiti dal video che intende mostrare come il voto sia un’occasione per contribuire a decidere che aspetto avrà il futuro.
Per approfondire:
* Cerca il deputato: https://www.europarl.europa.eu/meps/it/home
* Ducumentati sul Parlamentarium Simone Veil: http://www.europarl.europa.eu/strasbourg/fr/parlamentarium-simone-veil-strasbourg/parlamentarium-simone-veil-en
* Guarda il video “Scegli il tuo futuro”: http://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/eu-affairs/20190415STO40361/scegli-il-tuo-futuro-video