La mattina del 24 gennaio 2020, un giorno in anticipo rispetto alla campagna nazionale nelle piazze, tutto l'Istituto ha contribuito all'efficacia dell'iniziativa Airc promossa e organizzata nella nostra scuola dalla prof.ssa Antonella Cinquetti.
Un contributo da 10 euro per una reticella da 2,5 kg di arance rosse, vasetti di miele di fiori e marmellate di arance per sostenere la ricerca contro il tumore.
per saperne di più: La storia delle Arance della Salute prende il via nel 1990 quando Maria Carla Borghese, allora consigliere del Comitato Sicilia di AIRC, ebbe la felice intuizione di accostare all’Azalea della Ricerca una manifestazione analoga nella stagione invernale. La scelta ricadde sulle arance rosse di Sicilia, frutto simbolo della sana alimentazione. Dopo il primo test in sole due piazze milanesi, le Arance della Salute sono cresciute, di edizione in edizione, andando a coprire tutto il territorio.
“Le arance rosse sono il simbolo della sana alimentazione, ricche di pigmenti chiamati antocianine che in laboratorio hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata – spiega Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e Professore di gastroenterologia all’Università di Bologna – Le arance sono inoltre uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici. Oggi sappiamo, per esempio, che l’adesione alla dieta mediterranea riduce significativamente la possibilità di sviluppare il tumore del colon-retto e, grazie a uno studio sostenuto da AIRC, abbiamo dimostrato in esperimenti di laboratorio che questa riduzione del rischio avviene attraverso cambiamenti del microbiota intestinale”.
(comunicazione Airc)