La ds prof.ssa Simona Piperno ha introdotto la proiezione del docufilm "Un altro domani", organizzata da Soroptimist International sezione di Cremona insieme all'IIS Torriani, proponendo a un'aula magna gremita di circa 450 studenti un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin, come anche il ministro Giuseppe Valditara ha raccomandato per la giornata del 21 novembre. Ed ha sottolineato come il "vero amore" è quello che dà forza, non quello che umilia e rende fragili.
L'evento che si è svolto al Torriani con la partecipazione di classi dello Stanga e del Ghisleri è quindi stato realizzato all'indomani dell'ultima tragedia legata al femminicidio.
Un'occasione di approfondimento che si inserisce all’interno delle iniziative che, dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani, vengono intraprese come azioni di sensibilizzazione.
Le responsabili di Soroptimist hanno ricordato, tra queste iniziative, l'esposizione del numero antiviolenza dal palazzo del Comune e nelle farmacie dove verrà consegnato insieme ad ogni acquisto. Domenica prossima, la camminata arancione.
Presente in sala la sceneggiatrice Cristiana Mainardi che, al termine della proiezione, ha dialogato con gli studenti insieme alla giornalista Francesca Morandi. Il regista Silvio Soldini ha mandato un videomessaggio non potendo essere presente: "facendo questo docufilm ho imparato tantissimo. Abbiamo scelto le persone che ci sembravano più giuste da intervistare. È stato un viaggio pieno di sorprese. Spero che lo sia anche per voi, nel senso di una consapevolezza maggiore".
Alla fine il dialogo tra Mainardi e gli studenti è stato franco, schietto, sicuramente formativo. Si è parlato della necessità di parlare di violenza familiare, perché colpisce non solo le donne, della possibilità di cogliere i primi segni del disagio e dell'escalation di molestie e di molto altro. Un pubblico prevalentemente maschile e attento ha colto l'invito del Ministro di dedicare l'ora di educazione alle relazioni, respingendo la necessità di coinvolgere in questo momento gli influencer..