Oggi le quattro terze liceo del Torriani hanno incontrato in Aula Magna la scrittrice Carla Maria Russo, insegnante di italiano e latino nel liceo classico milanese Manzoni, che si è dedicata, dopo venti anni di docenza, alla sola scrittura, soprattutto di romanzi storici, ottenendo grandi consensi dalla critica e dal pubblico.
Durante la conferenza gli studenti si sono confrontati con l'autrice sul suo libro "La sposa normanna", che racconta di Costanza D'Altavilla, la madre di Federico II, e dell'infanzia di quest'ultimo. Molte le domande dei ragazzi, sia sui personaggi del libro, sia sul "mestiere" dello scrittore, sia sull'utilità di storia e letteratura, cui la scrittrice ha risposto in modo chiaro, coinvolgente e convincente. Commenta Agata: "Di questo incontro mi è piaciuto e rimasto impresso il fatto che il cuore degli scrittori batta insieme a quello dei personaggi e che gli scrittori riescano a creare un legame con i personaggi, senza giudizio però."
Aggiunge Ginevra: " Mi ha colpito molto questa frase della Russo: un romanzo è un ponte che collega lo scrittore al lettore. Credo sia vero, nel senso che un romanzo ha il compito di farci arrivare e di farci comprendere ciò che lo scrittore ha nella sua testa: le idee che ha sono solo sue ed è un dono prezioso decidere di condividerle con altri." Interviene Andrea: "Solitamente in questi incontri l'ospite si siede dietro al tavolo ed inizia a parlare, invece Carla Maria Russo è stata per tutto il tempo in piedi vicino a noi e ho apprezzato molto questo atteggiamento, grazie al quale ho percepito una certa vicinanza con la scrittrice, cosa che succede raramente quando si partecipa a questo tipo di conferenze. Inoltre mi è piaciuto particolarmente l'appello che ci ha fatto riguardo al pensiero critico: ci ha detto che non dobbiamo lasciarci influenzare passivamente dal gruppo di amici, dal partito politico o dal giornale che leggiamo, è importante informarci, studiare e capire le cose per poter ragionare con la nostra testa e compiere le scelte che riteniamo più giuste."
Lisa Nicoli