cartellone della 4Achi art.
Dieci dicembre: giornata mondiale dei diritti umani.
10 dicembre 1948: le Nazioni Unite proclamano la Dichiarazione universale dei diritti umani.
10 dicembre 2019: il Torriani organizza una conferenza, aperta alle varie scuole e tenuta dal dott. Corradini, sul 1968 a Praga.
Non si vuole che questa giornata, istituita il 4 dicembre 1950 dalle Nazioni Unite, passi sotto silenzio.
Ricordare è il necessario prologo all’azione.
Il dott. Corradini, eccellente esperto di didattica della Memoria, ebraista e scrittore, ricorda, appunto, le riforme della Primavera di Praga: esse furono un tentativo da parte di Dubček, appena salito al potere in Cecoslovacchia, di concedere nuovi diritti ai cittadini grazie ad un decentramento parziale dell'economia e alla democratizzazione. Le libertà concesse inclusero un allentamento delle restrizioni alla libertà di stampa e di movimento.
Il racconto di Corradini di quell’anno nella repubblica socialista cecoslovacca, fatto anche di immagini e filmati, segue due linee narrative: il fotografo Josef Koudelka, cui si devono le istantanee che fecero il giro del mondo a firma P.P., e i Canti orfici di Dino Campana, libro “proibito”, simbolo di resistenza tra i giovani.
Ma i Sovietici, dopo il fallimento dei negoziati per impedire le riforme, inviarono dalla Sassonia circa 500.000 soldati e 7.000 carri armati del Patto di Varsavia ad occupare il paese: il 20 agosto si metteva fine alla Primavera di Praga iniziata il 5 gennaio. Immagini di inaccettabile, ingiusta sottomissione si diffusero in tutto il mondo: colpiscono la Madonna con un cerotto sulla bocca, Jan Hus, antesignano del Protestantesimo, con una benda sugli occhi, volti che piangono, corpi che cercano di arrampicarsi sui carri armati. Qualcuno si suicidò per protesta ardendosi vivo. I Paesi condannavano, ma non agivano, temendo un conflitto atomico.
La primavera di Praga si scolpì negli occhi e negli animi di tutto il mondo ispirando anche la musica e la letteratura.
Ricordiamolo anche noi.
Lisa Nicoli